Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Una generazione narra all’altra le tue opere, annuncia le tue imprese. Il glorioso splendore della tua maestà e le tue meraviglie voglio meditare.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».
«Ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto»
Rev. D. Xavier ROMERO i Galdeano (Cervera, Lleida, Spagna)Oggi, il Vangelo della trasfigurazione ci presenta un enigma decifrato. Il testo evangelico di San Marco è colmo di segreti messianici, di momenti precisi nei quali Gesù proibisce che si dia a conoscere quello che ha fatto. Oggi ci troviamo davanti a uno dei tanti esempi.
Così Gesù «Ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti» (Mc 9,9).
In cosa consiste questo segreto messianico? Si tratta di sollevare un po’ il velo per scoprire che cosa vi sia nascosto sotto, ma questo avverrà solo e totalmente verso la fine dei giorni di Gesù, alla luce del Suo mistero Pasquale. Oggi lo vediamo chiaro in questo Vangelo: la trasfigurazione è un momento, un assaggio di gloria per svelare ai discepoli il senso di quel momento di intimità.
Gesù aveva annunciato ai suoi discepoli l’imminenza della Sua passione, ma, vedendoli così impressionati a causa della tragica fine imminente, spiega loro con fatti e parole come avverrà la fine dei suoi giorni: dei giorni di passione, di morte, ma che concluderà con la risurrezione. Ecco l’enigma decifrato. San Tommaso D’Acquino dice: «Perché una persona percorra correttamente la sua strada, è necessario che conosca prima, in qualche modo, dove si dirige».
Anche la nostra vita di cristiani ha una meta svelata dal Nostro Signore Gesù Cristo: godere eternamente di Dio. Questa meta, però, non è esenta da momenti di sacrifici e di croce. Con tutto ciò, dobbiamo ricordare il messaggio vivo del Vangelo di oggi: in questo vicolo che sembrerebbe cieco, qual’è frequentemente la vita, per la nostra fedeltà a Dio, vivendo immersi nello spirito delle Beatitudini, si screpolerà il finale tragico, godendo di Dio eternamente.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Prega dunque perché innanzitutto ti si aprano le porte della luce, perché nessuno può vedere e capire, se Dio e il suo Cristo non gli concedono di capire» (San Giustino martire)
«La croce è l'esaltazione di Gesù e la sua esaltazione avviene solo sulla croce» (Benedetto XVI)
«(…) La Trasfigurazione ci offre un anticipo della venuta gloriosa di Cristo "il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso" ( Fil 3,21 ). Ma ci ricorda anche che "è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel Regno di Dio" (At 14,22)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 556)