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Contemplare il Vangelo di oggi

Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)

Sabato, VIII settimana del Tempo Ordinario
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Prima Lettura (Sir 51,17-27): Ti loderò e ti canterò, e benedirò il nome del Signore. Quand’ero ancora giovane, prima di andare errando, ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera. Davanti al tempio ho pregato per essa, e sino alla fine la ricercherò. Del suo fiorire, come uva vicina a maturare, il mio cuore si rallegrò. Il mio piede s’incamminò per la via retta, fin da giovane ho seguìto la sua traccia. Chinai un poco l’orecchio, l’accolsi e vi trovai per me un insegnamento abbondante. Con essa feci progresso; onorerò chi mi ha concesso la sapienza. Ho deciso infatti di metterla in pratica, sono stato zelante nel bene e non me ne vergogno. La mia anima si è allenata in essa, sono stato diligente nel praticare la legge. Ho steso le mie mani verso l’alto e ho deplorato che venga ignorata. A essa ho rivolto la mia anima e l’ho trovata nella purezza.
Salmo Responsoriale: 18
R/. I precetti del Signore fanno gioire il cuore.
La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti.

Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante.
Versetto prima del Vangelo (Col 3,16-17): Alleluia, alleluia. La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza; tutto fate rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre. Alleluia.
Testo del Vangelo (Mc 11,27-33): In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi».

Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: «Dal cielo», risponderà: «Perché allora non gli avete creduto? ». Diciamo dunque: «Dagli uomini»?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».

«Con quale autorità fai queste cose?»

Mn. Antoni BALLESTER i Díaz (Camarasa, Lleida, Spagna)

Oggi, il Vangelo ci chiede di pensare con quali intenzioni andiamo a vedere Gesù. Ci sono persone che vanno senza fede, senza riconoscere la sua autorità: per questo, «vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?”» (Mc 11,27-28).

Se non trattiamo a Dio nella preghiera, non avremo fede. Ma, come dice San Gregorio Magno: “quando insistiamo nella preghiera con molta veemenza, Dio si detiene nei nostri cuori e ricuperiamo la vista perduta”. Se abbiamo una buona disposizione, anche se siamo nell’errore, vedendo che l’altro ha ragione, accoglieremo le sue parole. Se abbiamo buone intenzioni, anche se trasciniamo il peso del peccato, nell’orazione Dio ci farà capire la nostra miseria, per riconciliarci con Lui, chiedendo perdono con tutto il cuore e attraverso il sacramento della penitenza.

La fede e la preghiera vanno insieme. Dice San Agostino che, “se ti manca la fede, la preghiera è inutile. Poi, quando preghiamo, crediamo e preghiamo perché non ci manchi la fede. La fede provoca la preghiera, e la preghiera produce a sua volta la forza della fede”. Se disponiamo di buone intenzioni, e accorriamo a Gesù, scopriremo chi è e capiremo la sua parola, quando ci chieda: «Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?» (Mc 11, 30). Per fede, sappiamo che veniva dal cielo, e che la sua autorità viene dal Padre che è Dio, e da Lui stesso perché è la seconda persona della Santissima Trinità.

Poiché sappiamo che Gesù è l’unico salvatore del mondo, ci rivolgiamo a sua Madre che è anche Madre nostra, affinché con il desiderio di accogliere la parola e la vita di Gesù, con buone intenzioni e buona volontà, abbiamo la pace e la gioia dei figli di Dio.

Pensieri per il Vangelo di oggi

  • «Allo stesso modo che il Signore non ha fatto nulla senza contare sul Padre suo; così anche tu non fare nulla senza contare sul tuo vescovo e presbiteri, né cercare di colorare come lodevole qualcosa che fai separatamente» (Sant’Ignazio di Antiochia)

  • «La dottrina di Gesù e il suo agire sono comprensibili solo a partire dal suo contatto inmediato con il Padre» (Benedetto XVI)

  • «Se la Legge e il Tempio di Gerusalemme hanno potuto essere occasione di ‘contraddizione’ da parte di Gesù per le autorità religiose di Israele, è però il suo ruolo nella redenzione dei peccati, opera divina per eccellenza, a rappresentare per costoro la vera pietra d’inciampo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.587)