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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».
Diede ordine alle nubi dall’alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo.
L’uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato.
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
«Signore, dacci sempre questo pane. «Io sono il pane della vita»»
Rev. D. Joaquim FONT i Gassol (Igualada, Barcelona, Spagna)Oggi, troviamo atteggiamenti diversi nelle persone che cercano Gesù: alcuni hanno mangiato del pane materiale, altri chiedono un segno quando il Signore ha appena fatto uno grande, degli altri si sono affrettati a incontrarlo e fanno in buona fede -potremmo dire- una comunione spirituale: «Signore, dacci sempre questo pane» (Gv 6,34).
Gesù doveva essere molto felice dello sforzo per cercarlo e seguirlo. Insegnava tutti e interpellava in diversi modi. Ad alcuno gli dice: «Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna» (Gv 6,27). Quelli che domandano: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» (Gv 6,28) avranno un consiglio specifico in quella sinagoga di Cafarnao, dove il Signore promette la Santa Comunione, «Credete».
Tu ed io, che cerchiamo di entrare nelle pagine di questo Vangelo, vediamo riflesso il nostro atteggiamento? A noi, che vogliamo rivivere questa scena, quali espressioni ci pungono di più? Siamo pronti nello sforzo di trovare Gesù dopo tante grazie, dottrina, esempi e insegnamenti che abbiamo ricevuto? Sappiamo fare una buona comunione spirituale: 'Signore, dacci sempre questo pane, che calma tutta la nostra fame'?
La migliore scorciatoia per andare a Gesù e trovare Maria. Lei è la Madre di Famiglia che offre il pane bianco per i bambini al calore della casa paterna. La Madre della Chiesa che vuole alimentare i propri figli affinché crescano, abbiano le forze, siano contenti, conducano un'opera santa e comunicativa. Sant'Ambrogio, nel suo trattato sui misteri, scrive: «Ebbene, quello che noi ripresentiamo è il corpo nato dalla Vergine. Perché cerchi qui il corso della natura nel corpo di Cristo, mentre lo stesso Signore Gesù Cristo è stato generato dalla Vergine all'infuori del corso della natura?».
La Chiesa madre e maestra, ci insegna che l'Eucaristia è "sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità, convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l’anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della gloria futura"(Vaticano II).
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Quel pane di Dio è disceso per me dal cielo, che dà la vita a questo mondo. Questo è il pane dellavita: dunque, chi mangia la Vita, non può morire. Come potrà morire chi ha per cibo la Vita?» (Sant'Ambrogio di Milano)
«Quale grande dignità ci è stata elargita! Il Figlio di Dio si dona a noi nel Santissimo Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Quanto infinitamente grande è la liberalità di Dio!» (San Giovanni Paolo II)
«Cristo stesso si dichiara segnato dal sigillo del Padre suo (cfr Gv 6,27). Anche il cristiano è segnato da un sigillo (…). Questo sigillo dello Spirito Santo segna l'appartenenza totale a Cristo, l'essere al suo servizio per sempre (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1.296)
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