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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Chiunque commette il peccato, commette anche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.
Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni!
Cantate inni al Signore con la cetra, con la cetra e al suono di strumenti a corde; con le trombe e al suono del corno acclamate davanti al re, il Signore.
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo». E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
«E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»
Rev. P. Higinio Rafael ROSOLEN IVE (Cobourg, Ontario, Canada)Oggi, San Giovanni Battista testimonia il Battesimo di Gesù. Il Papa Francesco ha ricordato che «Il Battesimo è il sacramento su cui si fonda la nostra stessa fede e che ci innesta come membra vive in Cristo e nella sua Chiesa»; aggiungendo: «Dunque non è una formalità! E’ un atto che tocca in profondità la nostra esistenza. Un bambino battezzato o un bambino non battezzato non è lo stesso. Non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata. Noi, con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli».
Abbiamo sentito i due effetti principali del battesimo insegnato nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1262-1266):
1º «Ecco l'agnello di Dio, colui c he toglie il peccato del mondo» (Gv 11,29). Un effetto del battesimo è la purificazione dei peccati, cioè, tutti i peccati sono perdonati, il peccato originale e tutti i peccati personali e tutta la punizione per il peccato.
2º «lo Spirito scendere», «battezza con lo Spirito Santo» (Gv 1,34): Il Battesimo ci fa "una nuova creazione", figli adottivi di Dio e compartecipi della natura divina, membri di Cristo, eredi con Lui e templi dello Spirito Santo.
La Santissima Trinità —Padre, Figlio e Spirito Santo— ci dona la grazia santificante, che ci rende capaci di credere in Dio, di sperare in Lui e di amarlo; di vivere e agire sotto la mozione dello Spirito Santo mediante i loro doni; di crescere nel bene per mezzo delle virtù morali.
Chiediamo, come il Papa Francesco ci esorta, « Dobbiamo risvegliare la memoria del nostro Battesimo», «vivere il nostro Battesimo ogni giorno, come realtà attuale nella nostra esistenza».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Festeggiamo il giorno fortunato in cui, Chi era il “Giorno” immenso ed eterno, discese fino a questo giorno nostro così breve e temporaneo. Questo divenne per noi in redenzione» (Sant’Agostino)
«La terra rimane ristabilita perché si apre a Dio, e riceve nuovamente la sua vera luce. Il canto degli angeli esprime l’allegria perché cielo e terra si trovano di nuovo legati; perché l’uomo si è unito di nuovo a Dio» (Benedetto XVI)
«Dopo aver accettato di dargli il battesimo tra i peccatori, Giovanni Battista ha visto e mostrato in Gesù l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo. Egli manifesta così che Gesù è insieme il Servo sofferente che si lascia condurre in silenzio al macello e porta il peccato delle moltitudini e l’Agnello pasquale simbolo della redenzione di Israele al tempo della prima pasqua. Tutta la vita di Cristo esprime la sua missione: servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 608)
Altri commenti
«E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio»
Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret (Vic, Barcelona, Spagna)Oggi, questo frammento del Vangelo di san Giovanni ci addentra per completo nella dimensione testimoniale che lo distingue. E’ testimone la persona che comparisce per dichiarare l’identità di qualcuno. Or bene, Giovanni ci si presenta come il profeta per eccellenza, che afferma la centralità di Gesù. Vediamolo sotto quattro punti di vista.
In primo luogo lo afferma come un profeta che esorta: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). In secondo luogo, lo fa come un convinto che reitera: «Egli è colui del quale ho detto: «dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me» (Gv 1,30). Lo conferma cosciente della missione che ha ricevuto: «Sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele» (Gv 1,31). Infine, tornando alla sua condizione di veggente, afferma: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo. Ed io Lo ho visto» (Gv 1,33-34).
Di fronte a questo testimonio che conserva nella Chiesa la stessa energia di due mila anni fa, domandiamoci, fratelli: -In mezzo di una cultura laicista che nega il peccato, contemplo Gesù come Colui che mi salva dal male morale? -In mezzo ad una corrente di opinioni che solo vede in Gesù un uomo religioso straordinario, credo in Lui come in Colui che esiste da sempre, prima di Giovanni, prima che il mondo fosse creato? –In mezzo ad un mondo disorientato da mille ideologie ed opinioni, accetto Gesù come Colui che da un senso definitivo alla mia vita? –In mezzo di una civiltà che prescinde della fede, adoro Gesù come Colui nel quale riposa pienamente lo Spirito di Dio?
E un’ultima domanda: -Il mio “sì” a Gesù, è così assoluto che anch'io, come Giovanni, proclamo davanti a quelli che conosco e mi circondano: «Do fede che Gesù è il Figlio di Dio!»?
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