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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Non temere, perché non dovrai più arrossire; non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo d’Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? - dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non più minacciarti.
Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, della sua santità celebrate il ricordo, perché la sua collera dura un istante, la sua bontà per tutta la vita. Alla sera è ospite il pianto e al mattino la gioia.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me, Signore, vieni in mio aiuto! Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto?»
Rev. D. Carles ELÍAS i Cao (Barcelona, Spagna)Oggi, per tre volte Gesù ci chiede: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto?»; «E allora, che cosa siete andati a vedere?»; «Allora, che cosa siete andati a vedere?» (Lc 7,24.25.26).
Oggi sembra come se Gesù volesse liberarci dall’affanno della curiosità sterile, la sufficienza dei farisei e dei maestri della Legge che disprezzavano il piano di Dio per loro, rifiutando la chiamata di Giovanni (cf. Lc 7,30). “La conoscenza di Dio”, sola, non ci salva; bisogna conoscerlo, amarlo e seguirlo; è necessaria una risposta dall’interno; una risposta sincera, umile e grata.
«Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni» (Lc 7,29): adesso viene la salvezza. Come San Giovanni Crisostomo predicò, adesso viene non il momento di essere esaminati, ma il tempo del perdono. Il momento è oggi e adesso, Dio è vicino, sempre più vicino a noi perché è buono, perché è giusto e ci conosce a fondo, e per questo è così pieno d’amore che perdona; perché attende ogni sera il ritorno a casa dei suoi figli per abbracciarli.
Ci regala il Suo perdono e la Sua presenza; rompe ogni distanza con noi; chiama alla nostra porta. Umile e paziente, adesso chiama al tuo cuore: nel tuo proprio deserto, nella tua solitudine, nel tuo fallimento, nella tua incapacità... in tutto questo vuole che tu veda il Suo amore.
Dobbiamo uscire dalle nostre comodità e lussi per affrontare e confrontarci con la realtà così com’è: distratti dal consumo e dall’egoismo, abbiamo dimenticato cosa attende Dio da noi. Desidera il nostro amore, ci vuole per Lui. Ci vuole veramente poveri e semplici, per poter darci la notizia di quel che, nonostante tutto, attendiamo ancora: Sono con te, non avere paura, abbi fiducia!
Addentrando in noi stessi, diciamo adesso con voce calma: “Signore, Tu che sai come sono e mi accetti così come sono, apri il mio cuore alla Tua presenza; voglio accettare il Tuo amore, voglio accoglierti adesso che vieni, nel silenzio e nella pace”.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Potresti parlarmi di Elia che fu rapito in cielo, ma non è più grande di Giovanni; Enoc fu trasportato e nemmeno lui è più grande di Giovanni» (San Cirilo de Jerusalén)
«Il Vangelo ci dice che Giovanni ha detto a tutti di convertirsi. I farisei e i dottori vedevano la sua forza: ‘Era un uomo retto’. Gli domandarono se era lui il Messia. Giovanni fu molto chiaro, non ha rubato quel titolo. Vero uomo, Giovanni non ha rubato la dignità del Signore!» (Francesco)
«Giovanni é ‘più che un profeta’ (Lc 7,26): (…) ‘L'uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo... E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio... Ecco l'Agnello di Dio’ (Jn 1,33-36)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 719)
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