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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
»Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
«Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)Oggi, con il patrocinio di Sant’ Ireneo di Lione, ci associamo alla richiesta di unità di Gesù: «Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.» (Gv 17,20-21). : L'unità! Eccola qui l'espressione dell’ amore, un segno di buona salute e garanzia di sostenibilità di una famiglia.
Unità che non è "uniformità", qualcosa che i cristiani hanno molto chiaro fin dal giorno di Pentecoste, quando tutti —Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea ... — capivano la predicazione della Buona Novella, ciascuno in propria lingua (At 2,9-11). E 'l'unità intorno alla Parola di Dio.
Questa parola è arrivata —di generazione in generazione— fino a noi. È la tradizione! Non è la stagnazione, ma una tradizione di famiglia, quella cristiana. E 'come una sorta di "fiume" caudaloso che si è sviluppato -arricchendosi- oltre ventun secoli di cristianesimo. Nell’ origine assoluto di questa "inondazione" c’è Cristo stesso —Parola di Dio incarnata—. Vicino a Lui, come un trasmettitore fedele della verità, troviamo San Ireneo di Lione (+ circa nel 200).
Ireneo, nato a Smirne (attuale Turchia), è stato un discepolo di S. Policarpo, che, —a sua volta—, era stato formato da S. Giovanni Evangelista. Il giovane Ireneo andò in Gallia, dove fu consacrato vescovo. «Ireneo è innanzitutto un uomo di fede e un Pastore. Del buon Pastore ha il senso della misura, la ricchezza della dottrina, l’ardore missionario. Come scrittore, persegue un duplice scopo: difendere la vera dottrina dagli assalti degli eretici» (Benedetto XVI).
In effetti, in quel momento, —nella Chiesa nascente— apparvero già le prime eresie, in particolare i gnosticismi, vera minaccia per l'unità della cristianità. Ireneo li ha combattuti, e lo ha fatto con la santità e la riflessione teologica. E 'il primo grande teologo della Chiesa! Santi vicini ai tempi apostolici, scrittori e fedeli alla verità sono le tre caratteristiche dei Padri della Chiesa: Ireneo si trova all'inizio di questa splendida tradizione dei Padri.