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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
«Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù»
Cardenale Ricard Mª CARLES i Gordó Archivescovo Emerito de Barcelona (Barcelona, Spagna)Oggi celebriamo la festa della Nostra Signora della Mercede, Patrona di Barcellona. Nel Vangelo vediamo presente Maria nelle nozze di Caná, dove “fu anche invitato Gesú con y suoi discepoli” (Gv2,1-2). Gesú, Maria e i discepoli, vale a dire, noialtri!
Mai una madre ha potuto scegliere un figlio suo; meno ancora un figlio ha potuto scegliersi una madre. Solamente Cristo ha potuto farlo. Perció l’ ha fatto con una perfezione totale, e poi ce la offerse pure quale madre nostra:”Ecco tua madre!” (Gv 19,27) Perció i cristiani L’ amiamo con tanta cordialitá.
La prova massima di poter raggiungere la nostra meta é Maria. Tutta l’ illusione di un Dio che ha creato buona ogni cosa, che promette un eccellente futuro all’uomo, in tutto l’ Antico Testamento, promette un compimento sicuro, quale segno del Suo amore che appare insuperabilmente perfetto in Maria. In Maria, la perfezione di un essere umano entra nella nostra storia.
Nel dialogo d’ amore tra Dio e l’ uomo s’ incrocia l’ ombra del peccato. S’ incrocia, peró, dopo di una luce grande, l’ immagine di una donna meravigliosa, grazie alla quale, il Verbo, fatto uomo ha abbracciato di nuovo e definitivamente la creazione per restituirla al Padre.
La Signora della Mercede, peró, essendo patrona di Barcellona, lo é pure della capitale della Catalogna e, da qui, dalla casa della Madre dei Barcellonesi, dobbiamo stendere lo sguardo e pensare ed amare la nostra terra con uno sguardo di fede. Perché é un altro anno nella storia della nostra cittá e del nostro paese. Storia perché, a differenza degli altri viventi, l’uomo ha la propia storia, cioé a dire, non ripete indefinitamente un certo modo di agire, lungo l’ esistenza della sua specie.
Ció che nobilita l’ uomo é piú il suo senso morale che gli strumenti materiali e l’ intelletto. Si puó essere in possesso di molta técnica e intelligenza e tuttavia non raggiungere la felicitá né si riesce ad essere utili agli altri. Per questa ragione ci affidiamo alla protezione di Santa Maria, Gioia degli afflitti.