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Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore.
«Perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna»
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)Oggi il Vangelo è una profezia, cioè, uno sguardo nello specchio della realtà che ci introduce nella verità aldilà di quello che i nostri sensi ci dicono: la Croce, la Santa Croce di Gesù Cristo, è il trono del Salvatore. Per questo, Gesù afferma che «così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo» (Gv 3,14).
Sappiamo bene che la Croce era il supplizio più atroce e vergognoso del suo tempo, esaltare la Santa Croce solo finirebbe per essere cinismo se non fosse perché da lì pende il Crocificato. La Croce, senza il Redentore, è cinismo puro; con il Figlio dell’uomo è il nuovo albero della Sapienza. Gesù Cristo, «offrendosi liberamente, alla passione» della Croce, ha aperto, il senso e il destino del nostro vivere: salire con Egli alla Santa Croce per aprire le braccia e il cuore al Dono di Dio, in un intercambio ammirabile. Anche qui ci conviene ascoltare la voce del Padre dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,11). Incontrarci crocifissi con Gesù è resuscitare con Egli: Ecco qui il perché di tutto! C’è speranza, c’è senso, c’è eternità, c’è vita! Non siamo impazziti i cristiani quando nella vigilia pasquale, in modo solenne, ossia, nel Pregone Pasquale, cantiamo lode del peccato originale: «Oh!, felice colpa, che ci ha meritato cosi grande Redentore», che con il suo dolore ha impresso “Senso’’ al dolore.
«Guardate l’albero della croce, da dove pendeva il Salvatore del mondo: Venite e adoriamolo» (liturgia del venerdì Santo). Se riusciamo a superare lo scandalo e la pazzia di Cristo crocifisso, solo resta adorarlo e ringraziarlo per il suo Dono. È necessario cercare decisamente la Santa Croce nella nostra vita, per colmarci di certezza che, «Per Egli, con Egli e in Egli» la nostra donazione sarà trasformata, nelle mani del Padre, per lo Spirito Santo in vita eterna: «Versata per voi e per molti, per il perdono dei peccati».
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Là dove un cristiano spende la sua vita onestamente, deve mettere col suo amore la Croce di Cristo, che attira a Sé tutte le cose» (San Josemaria)
«Non esiste un cristianesimo senza la Croce e non esiste una croce senza Gesù Cristo. Pertanto, un cristiano che non sa gloriarsi in Cristo crocifisso non ha capito ciò che significa essere cristiano» (Francesco)
«La preghiera della Chiesa venera e onora il cuore di Gesù, come invoca il suo santissimo nome. Essa adora il Verbo incarnato e il suo cuore che, per amore degli uomini, si è lasciato trafiggere dai nostri peccati. La preghiera cristiana ama seguire la via della croce (via crucis) sulle orme del Salvatore. Le stazioni dal pretorio al Golgota e alla tomba scandiscono il cammino di Gesù, che con la sua santa croce ha redento il mondo» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2669)
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