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Stiamo arrivando a Pasqua, "la settimana accattivante," vero "cuore" dell'anno liturgico. Santa Teresa di Gesù immaginava il volto di Cristo, in particolare nel momento della Passione in cui Gesù è stato più solo: lì —ci 'ha detto—   poteva essere ammessa più facilmente. Anche noi possiamo accompagnare il Signore nella sua «ultima ora»!

L’Orto degli Ulivi è uno di quei luoghi "mistici" preferito da Santa Teresa. «La preghiera di Gesù nel Getsemani» è come l’"epicentro" della Passione: lì, —in intensa e intima preghiera al Padre— Gesù ha caricato con il volto del peccato che sporca la storia dell’umanità: Gesù Cristo sudò sangue: il dolore infinito che ha sperimentato col suo Amore divino per gli innumerevoli reati a suo Padre —per dirla in qualche modo— non si adattava nella sua volontà umana. Qualsiasi altro uomo sarebbe morto proprio lì...

Là, nel Getsemani, Gesù rinnova la sua offerta a Dio per la nostra salvezza. «L’espiazione di Cristo per i peccati dell'umanità» è molto di più che "pagare" per i nostri peccati. San Paolo, lo ha descritto graficamente usando la più misteriosa espressione del Nuovo Testamento: per la nostra salvezza, Dio "lo fece peccato" (2 Cor 5,21). Nelle parole di Giovanni Paolo II, questo "farsi peccato" in Gesù è un mistero nel mistero, la cui profondità non  finiremo mai per conoscere.

Nella «Morte di Cristo» sulla Croce e nella sua sepultura si realizza quell’amore que arriva fino l’estremo e sorse, allora, il «nuovo culto anelato» da sempre: l'umanità che non poteva essere riscattata con il sacrificio di animali, è stato salvata dal Sangue di Dio incarnato, Gesù Cristo.

Con il desiderio di una santa Pasqua,

 

Carol Antoni i Hostench, sacerdote

(Coordinatore Generale di evangeli.net)

 

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