Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
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Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere, fate ricordare che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra. Canta ed esulta, tu che abiti in Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
«Viene colui che è più forte di me»
Cardinale Jorge MEJÍA Archivista e Bibliotecario di S.R. Chiesa (Città del Vaticano, Vaticano)Oggi, la parola di Dio ci presenta, in pieno Avvento, il Santo Precursore di Gesù, Giovanni Battista. Dio Padre ha ordinato la preparazione per la venuta, vale a dire, l’Avvento, di suo Figlio nella nostra carne, nato da Maria Vergine, in molti modi, come si dice all’inizio della Lettera agli Ebrei (1,1). I patriarchi, i profeti e i re hanno preparato la venuta di Gesù.
Vediamo le due genealogie, nei vangeli di Matteo e Luca. Egli è figlio di Abramo e di Davide. Mosè, Isaia e Geremia annunciarono il suo Avvento e descrissero le caratteristiche del suo mistero. Ma Giovanni Battista, come dice la liturgia (Prefazio della sua festa), lo segnalò con il dito, e gli spettò –misteriosamente!– Battezzare del Signore. Fu l’ultimo testimone prima della venuta di Gesù. E lo fù con la sua vita, la sua morte e la sua parola. Anche la sua nascita è stata annunciata, come quella di Gesù, e preparata, secondo il Vangelo di Luca (caps. 1 y 2). E la sua morte da martire, vittima della debolezza di un re e l’odio di una donna malvagia, prepara anche la morte di Gesù. Per questo, ricevette straordinari elogi da Gesù, come leggiamo nei Vangeli di Matteo e di Luca (cf. Mt 11,11; Lc 7,28): «Tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni». Lui, davanti a ciò che non può ignorare, è modello di umiltà: «al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali» (Lc 3,16), ci dice oggi. E, secondo Giovanni (3,30): «Egli deve crescere e io invece diminuire».
Ascoltiamo oggi la sua parola, che ci esorta a condividere ciò che abbiamo e a rispettare la giustizia e la dignità di tutti. Prepariamoci così a ricevere Colui che viene ora a salvarci e verrà nuovamente a “giudicare i vivi ed i morti”.
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Imparate da Giovanni stesso un esempio di umiltà. Non si lasciò confondere, si umiliò se stesso. Capì dove aveva la sua salvezza; capì che non era più che una fiaccola, e temette che il vento della superbia la potesse spegnere» (Sant’Agostino)
«In questi giorni, preghiamo. Ma non vi dimenticate: preghiamo chiedendo l’allegria del Natale. Rendiamo grazie a Dio per le tante cose che ci ha donato, prima di tutto la fede. Questa è una grande grazia» (Francesco)
«Giovanni Battista, che cammina innanzi al Signore è « con lo spirito e la forza di Elia » (Lc 1,17), annunzia Cristo come colui che « battezzerà in Spirito Santo e fuoco » (Lc 3,16), quello Spirito di cui Gesù dirà: « Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! » (Lc 12,49) (…)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 696)