Un team di 200 sacerdoti commenta il Vangelo del giorno
200 sacerdoti commenti il Vangelo del giorno
Contemplare il Vangelo di oggi
Vangelo di oggi + omelia (di 300 parole)
Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra.
«Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia»
Rev. D. Manel VALLS i Serra (Barcelona, Spagna)Oggi, la Chiesa contempla riconoscente la maternità della Madre di Dio, modello della Sua propria maternità per tutti noi. Luca ci presenta l’ “incontro” dei pastori “con il Bambino” che è accompagnato da Maria, Sua Madre e da Giuseppe. La discreta presenza di Giuseppe suggerisce l’importante missione di essere custode del grande mistero del Figlio di Dio. Tutti insieme, pastori Maria e Giuseppe «e il bambino adagiato nella mangiatoia» (Lc 2,16) sono un’immagine preziosa della Chiesa in adorazione.
“Il presepe”: Gesù è stato già messo lì, in una occulta allusione all’ `Eucaristia´. E’ Maria Chi l’ha messo! Luca parla di un `incontro´ dei pastori con Gesù. Infatti, senza l’esperienza di un “incontro” personale con il Signore, non c’è fede. Solo questo “incontro” che implica un “vedere con i propri occhi” e, in un certo modo, un “toccare”, rende capaci i pastori di arrivare ad essere testimoni della Buona Novella, veri evangelizzatori che possono far «conoscere ciò che del bambino era stato detto loro» (Lc 2,17).
Ci viene presentato qui un primo frutto dell’ “incontro” con Cristo: «Tutti quelli che udivano si stupirono» (Lc 2,18). Dobbiamo chiedere la grazia di saper far sorgere questo “meravigliarsi”, questa ammirazione in coloro a cui annunciamo il Vangelo.
C’è ancora un secondo frutto di questo `incontro´: «I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto» (Lc 2,20). L’adorazione del Bambino riempie loro il cuore di entusiasmo per comunicare quello che hanno visto e udito e al comunicare quello che hanno visto e udito li guida alla preghiera di lode, di ringraziamento e di glorificazione del Signore.
Maria, maestra di contemplazione -«custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19)- ci da Gesù, nome che significa “Dio salva”. Il Suo nome è pure la nostra Pace. Accogliamo nel nostro cuore questo sacro e dolcissimo Nome ed abbiamolo frequentemente sulle nostre labbra!
Pensieri per il Vangelo di oggi
«Tutto il popolo della città di Efeso rimase in ansia nell'attesa della risoluzione [del sinodo sulla maternità di Maria] ... Quando si seppe che l'autore delle bestemmie [Nestorio] era stato deposto, tutti con una sola voce cominciarono a glorificare Dio» (San Cirillo di Alessandria)
«Gesù è il Figlio di Dio e, allo stesso tempo, è il figlio di una donna: Maria. Nasce da lei. Egli è di Dio e di Maria. Ecco perché la Madre di Gesù può e deve essere chiamata Madre di Dio, "Theotókos" (Concilio di Efeso, anno 431)» (Benedetto XVI)
«Il Concilio di Efeso ha proclamato nel 431 che Maria è diventata veramente Madre di Dio attraverso il concepimento umano del Figlio di Dio nel suo grembo: Madre di Dio, non perché il Verbo di Dio abbia preso da lei la sua natura divina, ma perché Egli è suo (...)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 466)